Il 2009 è stato l’annus horribilis dell’economia e il mondo della comunicazione ha accusato duramente il colpo. Secondo i dati di Nielsen Media Research, nel 2009 i mercati pubblicitari hanno registrato una grave battuta d’arresto: - 21,6% per la stampa e - 10,2% per la televisione.
Ma c’è un dato che fa riflettere: il + 5,1 % che, in uno scenario di globale recessione, ha registrato il settore online (fonte Nielsen Media Research). Nel dettaglio, la categoria che ha ottenuto la migliore performance è la search, che ha raccolto investimenti per quasi 318 milioni di euro e un incremento dell’11 % rispetto all’anno precedente (fonte Fcp-Assointernet).
Il web dimostra di essere un “bastian contrario” e di avere delle enormi potenzialità commerciali nel breve come nel lungo periodo. Tuttavia, il mercato italiano procede a rilento in questa direzione. Il web si pone al terzo posto, dopo televisione e stampa. La fetta di torta è esigua rispetto ad altri paesi che investono sui new media in maniera sistematica. Anche nel nostro paese, comunque, internet si sta progressivamente imponendo sul mercato della comunicazione.
Ci sono molte variabili statistiche che dimostrano come l’accesso alle nuove tecnologie, in Italia, sia sempre più facile. Restano delle differenze sostanziali tra i due estremi geografici del paese. Il nord vede una diffusione omogenea dell’online (67,4 %), mentre al sud l’accesso ad internet riguarda solo il 58,4 % della popolazione. Altro dato interessante è la fruizione crescente di internet sui dispositivi mobili come cellulari e smartphone, che registra un incremento del 47,5 % (Fonte: Report Aw Trends, Audiweb in collaborazione con Doxa). Il web è uno strumento ormai fondamentale, capace di stimolare negli utenti dei nuovi bisogni di acquisto. Il futuro di una comunicazione che cerca nuove strade per essere efficace.
